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Banche e accesso al credito

La banca è un'impresa privata che fornisce ai propri clienti mezzi di pagamento e di intermediazione tra domanda ed offerta di capitali, i primi richiesti soprattutto dalle imprese mentre i secondi provenienti in maggioranza dai risparmi delle famiglie.

La entrata principale per le banche è rappresentata dai tassi di interesse attivo, che derivano dalla nascita della moneta elettronica utile all'erogazione di finanziamenti e prestiti, garantiti da una percentuale di riserva obbligatoria dei depositi forniti dai clienti. A questi vengono aggiunte le commissioni per i servizi forniti alla clientela.


Tra i costi delle banche possiamo elencare i seguenti: i costi per il personale, per il mantenimento delle filiali, per la gestione delle infrastrutture informatiche, e non ultimo l'interesse pagato ai depositanti a fronte della raccolta ad sempio sui conti correnti, depositi, obbligazioni, ecc.

I ricavi delle intermediazioni vengono calcolati invece dalla differenza (spread) tra i tassi attivi a carico dei clienti e i tassi passivi versati ai clienti. Lo spread è solitamente più elevato quando i tassi sono più alti, e quando quindi la banca ha necessità di produrre utile dalle commissioni imposte alla clientela per servizi resi.

Le banche moderne oggi possono offrire moltissimi servizi accessori, dalla gestione patrimoniale, al cambio di valute estere, al credito all'esportazione, l'emissione di titoli di credito come assegni e carte di credito, la custodia dei valori all'interno delle cassette di sicurezza, il supporto informatico ma non solo in svariate operazioni finanziarie quali la compravendita di titoli azionari o titoli di stato, obbligazioni, fondi comuni di investimento ecc.

Per offrire ai propri clienti la possibilità di effettuare operazioni bancarie anche quando gli sportelli sono chiusi, da più di 10 anni sono stati creati migliaia di sportelli automatici bancomat, il servizio di home banking, i servizi di banca telefonica, ecc. Inoltre la raccolta del risparmio fuori sede è svolta, dai promotori finanziari.





Le riserve obbligatorie

Le riserve detenute dalle banche utilizzate per far fronte agli obblighi nei confronti dei propri cliente sono obbligatorie in Italia. L'obbligo è utile a tutelare tutti i risparmiatori, evitando che le banche possano assumere elevati rischi trovandosi senza la liquidità necessaria a garantire i risparmiatori.

Le riserve comunque coprono soltanto una parte dei depositi dei clienti infatti se i clienti chiedessero in massa la restituzione di tutti i loro depositi, la banca sicuramente fallirebbe. Ovvio, che se tutto questo dovesse accadere eventualmente accadere interverrebbero le autorità pubbliche come ad esempio la banca centrale che stamperebbe moneta per far fronte alle necessità di liquidità della banca. Inoltre esistono forme di assicurazione sui depositi che ne garantiscono la loro restituzione, almeno per una buona percentuale.





Accesso al credito

A livello aziendale, la funzione principale delle banche è quella di permettere alle imprese di avere i fondi necessari al proprio mantenimento e sviluppo.

Ma in che modo le banche consento alle imprese di poter far fronte alle proprie necessità finanziarie?

La risposta è semplice... Fornendo alle imprese stesse gli strumenti finanziari necessari al fabbisogno di liquidità dell'impresa stessa, concedendo loro prestiti, affidamenti, leasing, mutui e anticipo del credito mediante anticipo fatture o presentazioni di portafoglio.

Ovviamente per "finanziare" le attività commerciali o industriali le banche chiedono spesso delle garanzie reali ai propri clienti ovvero un diritto reale su cosa altrui, con la funzione di vincolare un dato bene a garanzia di un dato credito (Ipoteca o pegno).

Altra forma di garanzia molto comune è la fidejussione bancaria con il quale un soggetto, chiamato fideiussore, garantisce un' obbligazione, obbligandosi personalmente nei confronti del creditore del rapporto obbligatorio.