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Libro inventari

L'imprenditore che ha un'impresa che esercita un'attività commerciale è obbligato a compilare il libro giornale e l'inventario contabile.

Egli deve anche avere altri registrazioni che sono richieste dalla natura e dalle dimensioni dell'impresa e conservare con cura tutti gli originali delle lettere, dei telegrammi e delle fatture ricevute e le copie delle lettere, telegrammi e fatture inviate. Queste disposizioni non si applicano alle piccole imprese.


I libri contabili, prima di essere messi in uso, devono essere numerati progressivamente in ogni pagina e qualora sia previsto l'obbligo di bollatura o vidimazione deve essere contrassegnato su ogni foglio dall'ufficio del registro delle imprese o notaio secondo le disposizioni delle leggi speciali.

L'ufficio del registro o il notaio deve dichiarare nell'ultima pagina dei libri il numero dei fogli che li compongono. Il libro giornale e l'inventario contabile devono essere numerati progressivamente e non sono soggetti a marcatura, né approvazione.

L'inventario deve essere redatto all'inizio dell'esercizio e successivamente ogni anno, e deve contenere l'indicazione e la valutazione delle attività e delle passività dell'impresa, nonché le attività e le passività l'imprenditore estranee alla medesima.

L'inventario si chiude con il bilancio e il conto di profitti e perdite, che deve dimostrare con evidenza e verità gli utili o le perdite. Le valutazioni del datore di lavoro devono seguire i criteri stabiliti per il bilancio della società, a seconda dei casi.

L'inventario deve essere sottoscritto dall'imprenditore entro tre mesi dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi ai fini delle imposte dirette