Amministrazioneaziendale.com

Il Telelavoro

Il telelavoro è una forma di svolgimento del lavoro in cui l’attività lavorativa, che potrebbe anche essere svolta nei locali dell’impresa, viene regolarmente svolta al di fuori dei locali della stessa.


Il telelavoro si avvale delle tecnologie e strumenti telematici che permettano la comunicazione tra la postazione lavorativa e l'unità produttiva di riferimento.





Disciplina del telelavoro

Il telelavoro viene disciplinato dall'accordo interconfederale del 9 giugno 2004 in 12 articoli in cui viene stabilito il carattere volontario del telelavoro (art. 2), condizioni di lavoro del telelavoratore identiche ad un lavoratore comparabile che svolge attività nei locali dell'impresa (art. 3), protezione dei dati utilizzati dal telelavoratore per fini professionali (art. 4), diritto alla riservatezza del telelavoratore da parte del datore di lavoro (art. 5), regolamentazione degli strumenti di lavoro (art. 6), responsabilità del datore di lavoro della salute e sicurezza del telelavoratore (art. 7), gestione autonoma del telelavoratore dell'organizzazione del proprio tempo di lavoro (art. 8), formazione specifica dei telelavoratori (art. 9), diritti collettivi dei telelavoratori identici al lavoratori che operano in azienda (art. 10).

L'art. 11 dell'accordo stabilisce che le parti sociali possono concludere, al livello competente, accordi che adeguino e/o integrino i principi ed i criteri definiti con il presente accordo interconfederale.

Sono fatti salvi gli accordi collettivi già conclusi in materia. L'art. 12 infine stabilisce che in caso di controversie relative all’interpretazione ed all’applicazione del presente accordo interconfederale le parti interessate potranno rivolgersi congiuntamente o separatamente alle parti firmatarie





Vantaggi per aziende, enti, cittadini:

• può essere per l'azienda uno strumento di riorganizzazione ai fini di aumentare l'efficienza

• può permettere l'abbattimento dei costi (es. affitto dei locali, arredamento, spese per spostamenti)

• può portare ad un aumento della produttività della risorsa umana, diminuzione costi parentali/assenteismo

• può fornire professionalità qualificata non disponibile nell'area in cui opera l'azienda

• può permettere di trattenere profili professionali offrendo un'alternativa a chi altrimenti deve interrompere il rapporto di lavoro (es. trasferimento di residenza)

• può migliorare i servizi agli utenti rendendoli più tempestivi, facili da fruire, estesi a fasce orarie più ampie, con conseguente ricaduta anche sull'efficienza delle aziende che ne usufruiscono (minor tempo sprecato per recarsi all'ente pubblico o azienda privata per ottenere certificati, informazioni, assistenza)

• maggior diffusione e utilizzo dei mezzi informatici e delle telecomunicazioni con conseguente aumento della richiesta al mercato di questi strumenti di lavoro

• può portare ad un miglioramento della qualità della vita





Vantaggi per i telelavoratori:

• poter conciliare lavoro e famiglia nei casi in cui il lavoratore sia impegnato nell'assistenza a figli o altri conviventi che ne abbiano bisogno

• abbattere le barriere non solo architettoniche ma anche culturali per i portatori di handicap. Talvolta l'assunzione dei portatori di handicap prevista dalla normativa (legge 12 marzo 1999, n.68 - diritto al lavoro dei disabili) non nasce da una valutazione di ciò che la persona sa fare ma di ciò che non può fare, essendo ancora basata sulle percentuali di disabilità e su incentivi economici ad esse correlati.

• Se lavorare a casa per alcuni tipi di disabilità può essere un'opportunità perchè offre un ambiente di lavoro sicuro "su misura", talvolta può portare ad un isolamento ulteriore della persona. In questo caso la possibilità di lavorare in centri satellite (telecentri) oppure nella sede dell'azienda stessa (telelavoro "office to office", "hoteling") permette di lavorare in un contesto sociale vivo ed arricchente.

• abbattere il tempo per gli spostamenti e le spese necessarie

• ridurre il traffico in città

• offrire lavoro a zone economicamente depresse, decentrate, con bassi tassi di occupazione

• possibilità di non incorrere alla soluzione del rapporto di lavoro per trasferimento di domicilio, bisogno di cure o altri motivi personali che impediscano al lavoratore di lavorare in sede